Questo breve romanzo offre al lettore, con grande forza, gli odori, i colori e le contraddizioni di un quartiere oppresso dal Vento Nero, come lo chiama la giovane protagonista Carlotta, una bambina timida ma piena di curiosità che inizia la sua crescita tra le strade polverose di una Taranto degli anni Novanta, segnata dal fumo dell’acciaieria.
Eppure, dentro quel mondo difficile, trova l’umanità più vera: amicizie sincere, valori che resistono al degrado e un legame profondo con la propria terra.
La scrittura dell’autrice riesce a mescolare nostalgia e realismo, lasciando addosso quella struggente sensazione di mancanza quando Carlotta abbandona il quartiere per “andare a stare in città”.
Tanti piccoli quadri, i capitoli, in cui il punto di vista della bambina la dice lunga sulla situazione creata dagli adulti: la fabbrica dove tutti lavorano, tranne suo papà, l’inquinamento, la bellezza della natura che prova a sovrastare i danni dell’ILVA, nel quartiere Tamburi.
Lei se ne andrà ma tornerà, per trovare la ragione della sua esistenza, per provare a cambiare le cose e, soprattutto, per scrivere.
Un libro che commuove e fa riflettere, un libro dolce e potente, per non dimenticare.
Su Amazon