La formica e l'elefante

Portava il suo corpaccione a spasso con spavalderia. I peli che uscivano un po' dovunque completavano il personaggio. Il suo vocione tuonava riempendo ogni angolo. Non sopportava repliche. Ogni sua affermazione era un ordine e contraddirlo risultava arduo. In testa aveva schemi precisi e ogni decisione veniva presa di conseguenza senza fantasia e con una certa grettezza. In lui erano racchiusi i vizi e le debolezze dei politici e dei funzionari dei giorni nostri. Servilismo verso i più potenti arroganza verso i sottoposti. Il pensiero di essere vicino all'onnipotenza non lo lasciava mai. Da mercante era assurto a manager, mantenendo però le maniere grette del commerciante d'altri tempi.
Non avendo nulla da perdere, in quanto ho già perso tutto, mi sentivo autorizzata a punzecchiarlo delicatamente, tirando la corda, ma un po' alla volta in un gioco sottile che mi dava un grande spasso. I capi, sottomessi e spaventati, mi guardavano con rimprovero. Il mio diavoletto mi faceva intervenire facendo stizzire il corpaccione sussultante che fumava. E io aprivo le finestre, tutti eravamo molto infastiditi da quel fumo prepotente. Lui imperterrito appestava ogni cosa con l'odore intenso e nauseabondo. C'era chi lo ignorava, chi si incupiva, chi masticava risentimento o rabbia, io sorridevo e mi dilettavo in una prova di forza in cui avrei inevitabilmente perso. Ma la consapevolezza di essere senza potere reale e in posizione di netto svantaggio mi ha sempre resa forte e combattiva, perché non riesco a non sfidare i potenti. Era un uomo senza qualità, anche se, grazie ai suoi maneggi e intrighi, era riuscito a crearsi un discreto ambito di potere con mezzi che qualcuno ha osato chiamare "intelligenza". Peccato che una banale esibizione di muscoli faccia pensare ad una mente sviluppata. Ottenere potere viene spesso percepito come una grande capacità. Constatare che nei punti chiave della nostra democrazia vengono messi personaggi di questo calibro mi rattrista e sgomenta. Non rimane che stuzzicarli un poco come farebbe una formica con l'elefante. Il pensiero di cambiare anche di poco la traiettoria di questi uomini mi incita a non stare ferma e zitta. E dopotutto perché rinunciare a un sottile divertimento?

OGNI RIFERIMENTO A PERSONE REALI È PURAMENTE CASUALE.
Immagine creata con AI