Se scrivo un romanzo



In questi mesi pregni di corona virus il tempo si è quasi fermato e mi è venuta voglia di fare il punto della situazione.
Anni fa ho deciso di scrivere un romanzo. Ho iniziato a buttare giù brevi capitoli proprio su questo blog, fotografando alcuni momenti della crescita della protagonista di nome Elenia: una bimbetta a cui è morta la mamma quando aveva cinque anni.
Negli anni ho scritto e riscritto la trama, ho rivisto le sue avventure, ho modificato i tempi, i punti di vista.
Quando la stesura è terminata ho pensato di sottoporlo ad una professionista che ho trovato sul web e che mi ispirava.
Piena di paura ho inviato la mia opera e la risposta è stata a metà tra l'incoraggiante e il consiglio di rivedere tutto dall'inizio, dando una struttura seria al lavoro, caratterizzando i personaggi, ampliando i contrasti.
Un lavoro immenso! L'editor in questione mi ha dato molti consigli preziosi, per mesi ho fatto un corso su misura per migliorare le mie conoscenze e ora sono al lavoro per ricorreggere tutto per l'ennesima volta.
In contemporanea mi sono messa a studiare come si costruisce una trama, come si caratterizzano i personaggi, ascolto interviste a scrittori, leggo saggi cercando di capire come si realizza una struttura decente, faccio corsi: voglio conoscere i segreti per realizzare in modo professionale un buon romanzo.
Insomma, si è aperto un mondo incredibile e la cosa che mi è più chiara è che voglio imparare cose nuove.
A cinquattraquattro anni, dopo tante esperienze scolastiche e lavorative, decido di mettermi di nuovo in discussione e di iniziare umilmente da capo. Non so cosa ne uscirà, giunta a questa età matura, penso che la bellezza stia nel percorso, nello scoprire nuove cose, nel rapportarmi con la mia editor che ha quasi la metà dei miei anni ed è una grande ed entusiasta professionista in grado di motivarmi e di "stanare" ciò che non era uscito fino ad ora.
Mi sono resa conto che il mio romanzo era edulcorato, non avevo avuto la forza di tirare fuori alcune cose, temevo di offendere qualcuno, ma ora ho capito che ciò che sta lì dentro non è la realtà. I personaggi, anche se prendono spunto da ciò che ho vissuto, stanno mutando e prendendo una vita loro.
Il lavoro sarà ancora lungo e faticoso, ma mi sto divertendo. Non mi resta che pensare intensamente al mio lettore: chi sarà, avrà voglia di girare la pagina, sarà interessato alla crescita di Elenia? Cosa sarà più stuzzicante per lui? Bisogna lavorare con intensità e gioia e, alla fine, qualcuno leggerà.

Foto GiBi