La poesia al telefono


Un giorno sulla bacheca di FB compare questa scritta:

Poesie al telefono
Basta un filo di bellezza
Chiamami dalle 13 alle 20 e ti regalerò una poesia.

D.F.
Una poesia? Al telefono? Che roba è?
È un anno che vediamo poco le persone, non abbiamo quasi più contatti, non ci sono novità.
Il pensiero di scambiare la mia voce con quella di qualcuno che non conosco, senza che chieda niente in cambio, ha smosso l'inerzia in cui sono caduta.
Mi sono detta: ma sei sicura di riuscire a telefonare a uno sconosciuto per farti leggere una poesia?
Su un foglietto ho trascritto il numero e l’orario, e l’ho piazzato davanti alla tastiera del pc, in modo da non darmi scampo.
È una di quelle cose che vorresti fare anche tu ma che temi e cerchi di rimandare, non è vero?
Un’azione che ha qualcosa di romantico e di misterioso, di inutile e di bello. E anche di preoccupante. Specialmente se sei timida.
Così, nel mezzo del lavoro, alle ore 14.47, ho fermato tutto e ho composto il numero, facendo in fretta per non darmi tempo di pensare e trovare scuse.
Una bella voce simpatica mi ha chiesto il nome, la zona in cui abito e in un attimo ha trovato la poesia per me.
Una poesia sulla genovese stazione Principe: “Genova P.P.” di Daria Menicanti.
Ha finito di leggere e io sono rimasta immobile a fissare il biglietto.
Non avevo niente da dire. Solo emozione lungo il filo immaginario. Non sapevo se la poesia fosse stata lunga o breve, mi sono dimenticata di tutto e anche di me.
Dopo qualche secondo di silenzio mi ha detto: è finita.

Davide Ferrari, nato il 13 Gennaio 1983 a Pavia. Attore, regista, autore, poeta. Si occupa di teatro, poesia, scrittura creativa e formazione presso enti privati e pubblici tra cui l'Università degli studi di Pavia e le Case Circondariali di Voghera e Pavia. Scrive poesie in italiano e in dialetto pavese. Lo trovate su FB.