L'editor e il brivido lungo la schiena


Gli occhiali cerchiati d’oro rosa caddero sul foglio con rumore secco.
«Eh no! La devono tutti finire con questi brividi lungo la schiena.» La voce dell’editor si sciolse nel cono di luce della lampada da tavolo. «Pure Guja, che non ci si metta anche lei! Non scrive male, non è stupida, ma i cliché, che palle! Sono proprio le basi. Mi fa così incazz…»
Il gatto, come una piuma, si posò sulla scrivania, ma, a contatto con il foglio sporco di penna rossa, si stravaccò senza rispetto. «Italo, stai stropicciando il romanzo, su vieni in braccio.»
Alcuni peli del mantello rimasero sulla pagina, quasi a sottolineare gli errori della scrittrice esordiente. L’editor inforcò di nuovo le lenti, alzò le sopracciglia disordinate e si rimise all’opera, con un’unghia in bocca, buona da mordicchiare. La penna picchiettava nervosa sulla superficie di legno, venata dai graffi.
«Dunque, dunque, meglio leggere ad alta voce, vediamo se scorre:
Nella caffetteria il pendolo scandì le diciassette. Il lieve sottofondo di musica jazz, il profumo di tortine all’arancia, specialità della casa, e il calore della stufetta accesa, davano a Oriana il giusto mood: lui sarebbe entrato tra otto minuti esatti. Ogni pomeriggio, terminato il lavoro, gli occhi verdi di Umberto varcavano la soglia del bar, che tintinnava felice per quella visita. Oriana si aggiustò il grembiulino inondato di lavanda, passò le mani sui capelli tirati in una lunga coda e strisciò un po’ di rossetto sulle labbra, avendo cura di dare la schiena ai clienti. In quel momento la porta fece il suo dovere sonoro e un brivido corse lungo la schiena della cameriera.
Cara la mia Guja, puoi fare di meglio, questo pezzo è melenso e rovina tutto il resto del romanzo.»
La penna rossa volò nel cestino come un missile fuori rotta, il gatto si proiettò fuori dallo studio.
«Era quasi perfetto… Quasi. Questi esordienti mi deludono, sempre.» La fronte dell’editor crollò sulla scrivania insieme agli occhiali. Esausta, si addormentò sul capolavoro malriuscito.

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Immagine creata con AI