La Vita dopo l’Inferno: a scuola di Arcangeli


Micky, mettiti vicino a me, sulla goccia di cristallo, fortuna che la tipa non ha la plafoniera. Sapessi che casino appostarti tra il soffitto e il vetro. Dobbiamo avere la visuale, hai presente un drone? Dunque, ora modifico la suoneria alla sveglia, un notturno di Chopin, vedrai come le miglioreranno le cose!
— Guardala Gabry, sta sorridendo! Mette i piedi per terra, come se li appoggiasse su una nuvola!
— Infatti ho già sostituito il tappeto. Vedi Micky, gli umani non capiscono niente, ma adesso, per la tipa, è giunto il momento di vi-ve-re: accoglienza del marito con caffè fumante, figli pronti sul divano, cellulari spariti, puf!
— La tipa si deve preparare senza il solito stress infernale, osserva come faccio: specchio eliminarughe, vestiti puliti sulla poltrona. Attenzione: i suoi capelli devono risultare folti e splendenti. E non scordare le chiavi dell’auto. Non de-vo-no sta-re nel-la bor-sa! Se no si innervosisce. Le chiavi devono com-pa-ri-re ac-can-to alla borsa, ok?
— Prendo appunti. Ma, fammi capire? Prima, la tipa, dov’era?
— Cribbio, tutti gli imbranati a me! La tipa prima era all’In-fer-no! Gli umani credono che quello che noi chiamiamo inferno sia la loro vera vita. Mentre la vita reale viene DO-PO l’inferno ok? Ti faccio un ripasso veloce per il tuo esame: i tipi, quando nascono, stanno all’inferno: suonerie terribili, tappeti ruvidi, chiavi che si perdono… e poi, quando muoiono, loro chiamano così il Passaggio, inizia la Ve-ra Vi-ta, quella in cui ci siamo noi arcangeli ad aiutarli.
E, importante, non c’è un mo-ti-vo, nessuna mo-ra-le, niente D-I-O! Tutto a caso. Capito zuccone?
— Ci sai fare, Gabry, che armonia. Il cagnolino ha il cibo nella ciotola ed è già pisciato. E la rosa sul tavolo, vicino al cucchiaino di lei, vera classe. Sarai un tutor fantastico per il mio stage.

Foto GiBi