Amor Roma - recensione del romanzo di Eliana Calabria


Finalmente ho letto un romanzo di attualità che parla di sentimenti e di una famiglia normale, come potrebbe essere la nostra, con problemi quotidiani che tutti dobbiamo affrontare: le relazioni, le paure, le malattie, il passato.
Eliana Calabria, l’autrice di “Amor Roma”, Argento Vivo Edizioni, è davvero stata brava a regalare al lettore una scrittura semplice e pulita (grande pregio), entrando nella psicologia di tutti i componenti della famiglia, in particolare della protagonista, Anna, che, raggiunto il periodo della maturità, si mette in discussione, o forse in gioco e, da personaggio stanco della sua poco interessante esistenza, mossa da una manciata di lettere intriganti di cui viene in possesso apparentemente per caso, diventa protagonista attiva, con tutte le contraddizioni, le paure e le fatiche di una persona vera: Anna inizia a fare scelte e a dirigere la sua vita, nel bene e nel male. 
Roma fa da magnifico sfondo agli spostamenti di Anna, brillante agente immobiliare, madre di Ilaria che soffre delle tipiche patologie adolescenziali, moglie di Giorgio, un marito attraente, forse un po’ troppo distratto.
Interessante la figura della madre, Dénise che, con un certo cinismo da ex attrice consumata dice alla figlia: "Ricordati che non esiste matrimonio senza corna". Infatti ne sa qualcosa Dénise, perché il marito, Pino, solitario signore amante del buon vino e della musica, ha avuto le sue belle distrazioni, ad un certo punto della loro vita. 
E a mettere il coltello nella piaga della tranquilla famigliola, interviene una giornalista, Francesca, ben determinata a raggiungere il suo scopo. 
Le carte si mescolano, gli animi si alterano, Anna si distrae e si inquieta. Un vecchio appartamento svela i suoi segreti, i componenti della famiglia vengono attraversati da un terremoto, l’arco di trasformazione dei personaggi fa il suo corso, e io non vedevo l’ora di sapere come sarebbe andata a finire. Terminato di notte, invece di dormire… 
Bellissima la scelta della copertina: un quadro di Hopper in cui una donna, avvolta e abbattuta dalla luce della sua stessa solitudine, legge una lettera.