Intervista all'autore Dario Zizzo


1 Parlaci di te in duemila battute.
Sono un tipo emotivo, per esempio anche ora sono emozionato, non mi capita solo dal vivo, ma anche di fronte alle domande scritte; ora sto sudando per la tensione, meno male che è un'intervista scritta e non si vede e sente niente, non è un bello spettacolo; un secondo ché vado a cambiare la camicia… Allora, dove eravamo rimasti? Posso considerarmi un attivo lettore, i miei scrittori preferiti sono Tondelli e Fitzgerald; tra le mie opere due racconti pubblicati nelle antologie "Vacanze e altri disastri" e "Senza tema" degli Autori Solidali (ex Cazzeggio Solidale) e uno in "Dentro una bolla-Adolescenza" del Gruppo FB Sognalibro; il ricavato di queste tre raccolte va in beneficenza; il mio primo e ultimo romanzo, almeno così si spera (c'è anche una petizione, "Sequestriamo le penne a Dario Zizzo, e anche il computer") è "Rivoglio i Matia, con Antonella Ruggiero".

2 Riassumi il tuo romanzo in duecento battute.
È una lettera scritta dall' aspirante scrittore Agilulfo alla sua ex, Arianna, alla vigilia della pandemia dal paese ideale di Terrasicca, in Sicilia; la missiva diventa l'occasione, ormai vicino ai cinquant'anni, per guardarsi dentro, guardare dietro, specialmente a quand'era un ragazzo, negli anni Ottanta: "Se dovessi definire quegli anni, gli Ottanta, direi che furono anni colorati come Boy George, come gli Swatch, psichedelici, di luci psichedeliche, furono una selva di flash sparati contro gli occhi, forse delle monete d’oro false brave a trarci in inganno…". Ma chi è realmente Agilulfo?

3 Dove scrivi?
Dove capita, principalmente sul divano, tanto è vero che sto pensando a una sponsorizzazione di poltronesofà.

4 Cosa hai intorno, sulla tua scrivania (o nel luogo dove scrivi)?
Intorno ho sempre il mio nipotino, Ernestino, è molto affezionato, è un bambino prodigio, ha il superpotere di moltiplicare i soldi, i suoi, da grande diventerà un mago della finanza; chi mi conosce sa di cosa sto parlando.

5 Preferisci scrivere di giorno o di notte?
Preferisco scrivere di giorno e leggere di notte, un po' per uno, non fa male a nessuno.

6 Utilizzi l’ausilio della musica o hai bisogno di silenzio?
Qualche volta ascolto la musica, può essere fonte d'ispirazione, stravedo per i Baustelle.

7 Come ti è venuto in mente il titolo del tuo romanzo? Lo hai scelto tu o la tua CE?
L'ho scelto io. Volevo un titolo eccentrico, come il romanzo; cosa c'entrano i Matia Bazar? Non chiedetelo a me perché non lo so, per non spoilerare non ho letto il finale; se l'avessi fatto, di sicuro mi sarebbe scappato dalla bocca; anzi dovrei chiedere a qualche lettore come finisce la storia, perché se qualcuno me lo domandasse, nemmeno saprei dirglielo.

8 Cosa pensi dei gruppi di scrittori sui social?
Tutto il bene possibile, quasi sempre ci si confronta, consiglia, sostiene, nascono non di rado delle vere e proprie amicizie; c'è tanto amore spesso nel lavoro di questi autori, tanto sacrificio, e vi sono anche alcune opere che non hanno nulla da invidiare a quelle di scrittori affermati.

9 Preferisci scrivere a mano su un taccuino o fai le stesure già sul pc?
La seconda, perché, prendendo appunti, mi sembrerebbe di copiare da un altro, se mi si presenta l'ispirazione, che so, mentre sto mangiando un'arancina, io mi obbligo a non prendere appunti, perché devo ricordare quanto è frutto di questa mia ispirazione (forse si tratta di un discorso un po' contorto) e poi mi scoccerebbe lasciare l'arancina da sola, ché poi magari quella s'arrabbia e mi diventa un arancino.

10 Titolo del prossimo romanzo?
"Il titolo inesistente", perché non ci sarà un prossimo romanzo, nel mio caso seguo alla lettera quanto detto da un famoso scrittore di cui mi sfugge ricordo il nome: "Nella penna di ogni scrittore c'è solo un romanzo".

11 Di solito quante sono le revisioni del tuo romanzo?
Innumerevoli e devo dire che non mi sono mai stancato, perché questo romanzo mi piace e io piaccio al romanzo, un giorno o l'altro ci sposeremo e genereremo tanti piccoli racconti.

12 Utilizzi alfa / beta reader?
Nel mio romanzo no, quando l'ho scritto ero un novellino e non conoscevo colleghi che potessero aiutarmi.

13 Come pubblicizzi le tue opere?
Perlopiù attraverso i social.

14 Se hai sentito parlare dell’intelligenza artificiale che crea contenuti, tra i quali anche storie, cosa ne pensi?
Io oppongo fieramente all'intelligenza artificiale la mia demenza naturale, spero possa essere la carta vincente.

15 Hai mai pensato a come potrebbe essere il tuo lettore / lettrice?
Disperato/a; non so quali nefandezze abbia compiuto per meritare questo supplizio.

16 Vorresti vivere di scrittura o hai altre passioni?
Nella mia immensa demenza ho solo un barlume d'intelligenza che mi permette di comprendere una cosa: non potrò mai vivere di scrittura dal punto di vista materiale, anche se vivo di scrittura da quello spirituale; questa me l'appunto e la riciclo per un'altra intervista; ma no! avevo dimenticato che non prendo mai appunti.