Lia e la sua croce



Racconto breve #sese20righe_ceraunavolta

Questo è un raccontino in cui ho cercato di inserire alcuni temi della fiaba, innestandoli in un contesto moderno. Quindi troviamo la protagonista che ha un potere conferitole da un oggetto magico, regalato dalla madrina, poi c'è la matrigna che la maltratta, un piccolo arco di trasformazione dovuto alla sua ribellione, un paio di antagonisti cattivi e il finale... l'ho lasciato aperto e ho mischiato le carte in tavola.

C’era una volta, in un paesino lontano, una ragazza che tutti si giravano a guardare, perché aveva i capelli blu, dritti come aghi puntati al cielo.
Una mattina si presentò in cucina con una piccola croce d’oro attaccata all’orecchio, regalo della madrina.
La sua matrigna, vedendo la figliastra così conciata, si infuriò: «Lia, la croce va al collo, se no porta sfortuna alla famiglia!» e le lanciò l’accendino in faccia.
«Se mi fai andare a Milano al concerto dei Sex Pistols me la tolgo, promesso.» La giovane incrociò le dita dietro la schiena.
«Non se ne parla, idiota, piuttosto, lava i vetri!»
Lia, invece, si procurò il biglietto e, la sera del concerto, prese il treno. Alla terza fermata entrò un tipo, munito di vodka, metà della quale già scolata: «Ehi bella, ci divertiamo?» E le spense la sigaretta sulla scollatura.
Lia, svelta, sfregò tra due dita la croce agganciata all’orecchio. Il bullo sentì una folata d’aria gelida, guardò giù e vide i suoi vestiti per terra, gli erano rimaste addosso solo le sue mutande lerce. Lui fuggì a gambe levate e Lia acchiappò il braccialetto borchiato.
Al concerto la giovane si piazzò in prima fila, i gomiti bene aperti sulle transenne d’acciaio, per tenere la posizione. Quando Rotten si mise a urlare nel microfono: «Noo fiutur for yuu!» un rivolo di sangue cadde sul petto candido di Lia, centrando la bruciatura.
Lei impugnò il bracciale appuntito e si girò con lentezza: una ragazza dal rossetto nero teneva in alto, come un trofeo, la sua croce. Lia la colpì in faccia. Le labbra nere si tinsero di un bel rosso vermiglio. E la croce, in un lampo azzurrino, tornò a Lia.
Per festeggiare strappò una birra dalle mani del vicino. Un lungo sorso e, con un maligno brivido di gioia, lanciò la bottiglia sul palco, che finì per centrare il basso di Sid Vicious.
Euforica, si mise a pogare con la croce in mano, ferendosi pure il palmo: ma le note distorte la rendevano insensibile.
Non sentì neanche lo sparo, che raggiunse il suo cuore.
La croce cadde a terra tra la polvere insanguinata e fu ritrovata molti, molti anni dopo, ma questa è un’altra storia e te la racconterò domani.

Immagine creata con AI